1/9/2005
Inventata una trappola anti-stupro
Il progetto è di una donna calabrese

Un marchingegno in grado di evitare la violenza carnale; questa l'invenzione di Elenoire Casagiglions, una donna di Ciriò che ha maturato l'idea della "trappola" dopo aver incontrato l'amica K.S., vittima di uno stupro. Il dispositivo "morde" il pene del violentatore, e solo una piccola operazione chirurgica può separarlo dal congegno. Forse lo strumento sarà messo in commercio il prossimo anno.
Il dispositivo può essere applicato in maniera permanente, oppure inserito all'occorrenza, se si devono affrontare situazioni particolarmente rischiose. All'inizio può risultare un po' scomodo, ma piuttosto che subire uno stupro è meglio sopportare il fastidio iniziale.Il marchingegno è progettato per "mordere" il pene dell'aggressore e quindi impedire fisicamente la violenza. Inoltre, vantaggio non indifferente, può essere rimosso soltanto chirurgicamente, segnando così in modo incontrovertibile l'identità dello stupratore. Intanto ginecologi e ingegneri stanno lavorando gomito a gomito per mettere a punto un prototipo, che addirittura potrebbe essere messo in vendita a partire dall'anno prossimo.

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