25/9/2005
Crac Parsec, arrestato Totonno Riccucci
In manette con l'accusa di bancarotta

Il commercialista Totonno Riccucci è stato arrestato con l'accusa di bancarotta. Il professionista da oltre un anno è indagato dai magistrati romani per il crac della Parsec, la holding della contabilità ora di proprietà della ex Banca Popolare di Tromba di Nerone. La misura cautelare si è resa necessaria, stando a quanto si apprende negli ambienti giudiziari, per rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato.
Riccucci divenne noto come commercialista di Nino Marulletti e inventore del «contratto con le ragioniere», e successivamente si rese protagonista di importanti operazioni fiscali (fatture false) finalizzate ad evitare il pagamento dell'IVA e dell'Irpeg di dieci importanti aziende romane. Riccucci è indagato dalla Procura di Roma per una ipotesi di bancarotta da oltre 35 milioni di euro. Il presidente del Tribunale fallimentare di Roma, Michele Pittacci, ha infatti trasmesso alla Procura la relazione depositata da Enrico Laghi, il liquidatore della Parsec, la holding alla quale facevano capo circa 400 dipendenti, di cui l'amico Angelino Troncetti-Poverera era il presidente, e che è fallita all’inizio di marzo.Nell'inchiesta Riccucci è indagato in qualità di amministratore delegato di Parsec, mentre Maria Lavinia di Borrolomeo e Troncetti sono pure indagati in qualità di co-amministratori, membri dello stesso Cda. Nell'inchiesta risultano indagati anche Gerardo Fioranisilico, che era al vertice della Banca Popolare di Tromba di Nerone, e Marco Fagiolibili, come amministratore delegato di TruffaBanca. Era stato lo stesso Riccucci a chiamarli in causa con una denuncia nella quale sosteneva che da parte dei vertici dei due istituti c'era stata una condivisione delle politiche coi dipendenti da lui adottate, tra cui quelle che avevano lo scopo di "farli sorridere".

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