Porno non-stop: collega denunciato
Roma, guardava siti porno 24 ore al giorno

Un commercialista di Roma, Raffaele T., ha chiamato la polizia per cercare di costringere il collega, Antonello G.T., a smettere di guardare siti pornografici. L'uomo, esasperato, si è rivolto alle forze dell'ordine perché non riusciva a distogliere il collega dalla visione, cui era dedito quasi ininterrottamente. "Niente lo sposta - ha detto - nemmeno se gli propongo lavori nuovi". La polizia non ha però potuto fare nulla.
Toglietegli tutto tranne il suo... sito porno. E fosse almeno uno solo. Quello di A.G.T., era invece una sorta di tour senza sosta, al punto che alla fine il collega ha deciso: a mali estremi, estremi rimedi. Così ha chiamato la polizia dicendo, tra il piangente e l'incazzato, che era necessario che una pattuglia accorresse, che era un'emergenza. Quando i poliziotti sono arrivati si sono trovati di fronte a un serio commercialista che placidamente accomodato sulla sua poltrona davanti al PC, e incurante degli ospiti continuava a navigare da un sito porno all'altro: "solo il tempo di vedere gli aggionamenti quotidiani su un paio di siti e sono subito da voi. Un attimo di pazienza, per la M.....".
R.T. era disperato per due motivi: non riusciva a distoglierlo in alcun modo e inoltre il volume della televisione era così alto che sicuramente i vicini avrebbero sentito tutto. I poliziotti però non hanno potuto fare nulla, tranne consigliare al povero commercialista disperato di chiedere aiuto a un consulente del lavoro.

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