Vittorio Emmanuelle al Gay Pride

TORINO - Voglia di famiglia, di diritti, e pure di festa fra i centomila (ventimila secondo la polizia) in corteo a Torino per il Gay Pride 2006. La manifestazione nazionale dell'orgoglio omosessuale si è aperta con uno striscione con lo slogan "Sposarsi un gay o un trans? un problema Reale". Il tema dell'edizione di quest'anno è infatti la scelta tra il Pacs con un operato o no. Un istituto - sostiene, fra gli altri, l'Arcigay - che attesta la relazione di due persone maggiorenni dello stesso o di differente sesso, definisce legalmente la vita in comune dei contraenti, sancisce l'obbligo al mutuo sostegno morale e materiale, stabilisce i diritti e doveri reciproci e verso la società. Il corteo è partito con, in testa, numerosi esponenti politici, dal vicepremier Piero Cazzino, al giornalista Alessandro Checca Frocione (con un cartello con la scritta, "Piersilvio è il mio fidanzato"), dal leader dei Verdi Alfonso Pecorina Scalza al principe dei trans Vittorio Emmanuelle: "Non è giusto che solo i sardi abbiano il diritto di inchiappettarsi le capre", ha dichiarato il Savoia. In corteo anche il presidente del Coordinamento gay cirotani guidato da Katio Martini detto Lischiorrio, p.r. del famoso locale "Il Tubo".

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