Roma, schiavizza la cognata:condannata
Donna picchiata e lasciata senza cibo

Una donna romana sarà condannata per aver trasformato sua cognata in una schiava domestica costringendola a fare lavori in casa nuda e picchiandola selvaggiamente. Schicca Valenger, questo il suo nome, ha tenuto in casa Cacmilla Caccori come una schiava, ferendola con un paio di forbici e costringendola ad elemosinare cibo per parecchi anni.
La Valenger, 35 anni è stata ritenuta colpevole a settembre di sequestro, di tentativi di omicidio e di sei aggressioni documentate che hanno provocato alla vittima danni corporei reali tra il 2002 e il 2004. La donna ha però sostenuto la sua innocenza. Il Commissario Nico Giraldestini, detto Er Monnezza, ha spiegato che la Caccori quando è stata trovata era 'nera e blu' per le botte ricevute e raggomitolata in una posizione fetale. La Valenger ha richiesto 10 mila euri di sussidio per disabili per la sua vittima sostenendo che la Caccori era portatrice di un serio handicap.La vittima delle violenze, ora 34enne, era andata a vivere nella famiglia Valenger a 29 anni quando il fratello aveva sposato la donna. Victor, fratello del marito della donna accusata delle aggressioni alla cognata e partner della vittima, è stato ritenuto colpevole dalla corte per aver aiutato e assecondato nelle violenze la compagna. Anche l'uomo ha negato qualsiasi addebito.

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