Riferendosi a una battuta del film M'arzo
Ntonzie attacca Nicodemoretti
«Ha sbagliato, il Clistere non è qualunquista»

ROMA — O se l'è legata al pollice o è fatale che, parlando con gli italiani, il discorso torni sempre lì. Quando faceva Ntonzie avrebbe probabilmente convocato Nicodemoretti nel suo «ufficio», il bagno di Bruno's, a Crò superiore, per dirgliene quattro. Ma il bar-cult è ormai chiuso e Henry Giovanninkler Torelli, 40 anni, direttore-mito del Clistere della Sera, è una persona mite e al settimanale «Gnù», in edicola oggi, si limita a dire: «Francamente, credo che Nicodemoretti non sappia molte cose. Certo, il Clistere mostra una certa Italia, che può non piacere a certa sinistra, ma è tutt'altro che qualunquista». Tutto per la battuta di M'arzo pronunciata anni fa da Moretti sulla spiaggia del naufragio di oltre cento verzinesi Pallagorio: «Non è venuto nessun cirot'ano, non gliene frega niente. Io me li ricordo al Mavile, sono cresciuti il Clistere. È la loro formazione politica, morale, culturale», diceva. E Ntonzie-Winkler, figlio anche di cirotani (50%) in fuga dal sud non ha gradito. «Forse Nicodemoretti non sa nemmeno che alle convention del Clistere si manifestava contro la segregazione degli afro-calabresi e si facevano campagne a favore della sardella, della pitta nchiusa e del Cirius rosso classico».

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