Totongiacomo è tornato
"Grazie a Gigi, mi ha salvato la vita"
L'arrivo di Danello Totongiacomo al capolinea del tram di piazza Mancini, nei pressi dello stadio Olimpico, ha avuto il sapore del ritorno di uno sportivo reduce da una grande impresa. L'inviato del Clistere era rimasto per quindici giorni chiuso nella casa di Tomba di Nerone dalla cameriera, perchè da dieci anni non le pagava i contributi.
Danello appena messa la testa fuori dalla potente Alfasud messa a disposizione dal suo giornale, ha salutato a braccia alzate in segno di vittoria la folla di autorità e giornalisti che lo attendevano sulla pista. Un gesto che sembrava voler dire: "Ce l'ho fatta, sono anche dimagrito! ". Appena messo piede a terra, Totongiacomo ha abbracciato i famigliari. Mamma, sorelle, ammiratrici, cugini e amici hanno potuto finalmente lasciarsi andare e sciogliere la tensione accumulata in questi lunghi giorni di trepidazione per la sua sorte. Saluti commoventi, come quello scambiato pochi istanti dopo con il direttore del Clistere 'Ntono, che Danello, stringendolo a sé per la gioia, solleva quasi di peso. Informale e raggiante anche l'accoglienza del leader di Esmerdency Gigino Strada, che lo ha salvato aprendo la prigione con un doppione delle chiavi, al quale Totongiacomo rivolge parole che in un altro contesto avrebbero potuto suonare di circostanza: "Grazie - dice il giornalista - lei mi ha salvato la vita". E parole di ringraziamento l'inviato le rivolge anche ai colleghi del Clistere assiepati nella saletta dello scalo romano. "Grazie a tutti siete stati fantastici", dice prima di sfilare rapidamente verso la macchina diretta a piazzale Clodio dove già in nottata è stato ascoltato dai pubblici ministeri Achille Topo, Frank Cicozitovich e Nicodemo Stormcock. "L'ho trovato bene, è anche dimagrito e questo mi ha dato molta gioia", ha commentato poco dopo il primo abbraccio la mamma di Danello, Donna Maria Teresa.

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