Finto prete celebra matrimonio gay poi fugge con la cassetta delle offerte



La truffa sembra tratta da un film anni Sessanta, genere commedia all'italiana: anche se questa volta non è fiction, ma realtà. Un uomo, Nicodem Caccolini vestito da prete e con l'aiuto di due complici, Valerio e Vittorio Caccolese, due fratelli, ha celebrato il matrimonio gay di due suoi aminci Ntono G.T. con e Raffaele T. Poi ha fatto distribuire delle buste per le offerte. E i tre, raccolti i soldi, sono fuggiti a bordo di un maggiolino. E' accaduto a Vigna Clara, nella Cappella del San Rocco Siffreti. Le indagini sono condotte dalla polizia, che ha annunciato che diffonderà un identikit dei tre truffatori. Tutto si è sviluppato in pochi minuti. Mentre il prete, quello vero, si apprestava a celebrare il rito, un finto sacerdote con i paramenti sacri, un presunto Don Rafeli, gli si è affiancato chiedendo di celebrare la cerimonia, così come desiderato dai familiari dello sposo. Il prete ha acconsentito. E "Don Rafeli" ha celebrato il rito. A fine cerimonia ha poi distribuito ai fedeli delle buste, per "offerte - queste le sue parole - da destinare ad un uomo malato di priapismo". Alla fine della cerimonia, ha salutato il vero sacerdote, ringraziandolo per l'ospitalità, e offrendo la sua disponibilità per future ulteriori collaborazioni. Poi, si è dileguato col bottino.

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