Vacanze romane: odissea alle vongole veraci!
Totòtruffa 2009, chiuso il ristorante
Segno della crisi: i romani non vanno più nelle hosterie (con l'hacca), e ci si rifà coi giapponesi, non più sprovveduti, ma anzi ben istruiti in patria su come evitare la fregatura nell'italietta imbrogliona e decadente, anzi decaduta. Finora tutto ciò accadeva nei localetti di quart'ordine dalle parti di via Veneto, dove signorine un pò scosciate si facevano offrire dai turisti spumante fatto in casa travestito da champagne. La disavventura, finita con una denuncia alla Polizia, è capitata a due turisti nipponici che per due pasti completi si sono visti presentare un conto di 600 euro. Per fortuna il ristorante è stato poi chiuso. Questa notizia ci fa pensare alle truffe perpetrate quotidianamente dai tassisti ai danni dei viaggiatori che arrivano all'aeroporto di Ciampino, o all'assalto che subisce chi arriva la sera tardi alla stazione Termini da parte di loschi procacciatori di alberghetti e infime pensioni .
Totò almeno, cercando di vendere la Fontana di Trevi, i turisti li faceva un pò sognare.

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