Tracce di totonnio davanti al Tubo
Nave dei veleni a Girò Marina
Il sospetto è che possa essere carica di pericolosissimo totonnio arricchito, la nave mercantile individuata dai robot sottomarini a cinquecento metri di profondità al largo delle coste calabresi.
La nave si trova nella zona che un pentito di ndrangheta, Nick Odemetti, aveva indicato nel 2006, svelando l’esistenza di una rete clandestina per lo smaltimento illegale di rifiuti tossici e nucleari.
Dopo aver trovato tracce di totonnio nelle acque antistanti il Tubo di Punta Lice, le autorità regionali chiedono ora che si facciano tutte le verifiche necessarie.
“Vogliamo sapere cosa ci sia nel carico di questa nave, se vi sia qualcosa di tossico, e dove si trovano le altre navi, visto che i pentiti parlano di diversi casi del genere”.
Odemetti, infatti, ammette di aver fatto parte di un gruppo di mafiosi incaricato di far affondare, usando cariche esplosive, ben tre navi cariche di scorie tossiche e radioattive.
Secondo alcuni quotidiani, potrebbe trattarsi delle navi - rottamate ufficialmente nel 1992 - che alla fine degli anni 80 furono utilizzate in Calabria per una operazione di recupero di rifiuti tossici derivanti dalla lavorazione delle caccole di totonnio.

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