Italia come la Grecia, ma Berlusconi smentisce
File interminabili fuori dalle banche
Aumentano i timori che il panico alimentato dalla crisi greca spinga anche i correntisti italiani a una raffica di ritiri dei depositi dai conti correnti. Berlusconi, dopo aver parlato con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti della situazione della Grecia, avrebbe detto che la preoccupazione c'e', ma anche la sicurezza che l'Italia, proprio grazie ad un ministro dell'Economia cosi' attento ai conti pubblici, non ha nulla da temere.
Nonostante le rassicurazioni, secondo il Sole 48 ore, gli italiani ieri hanno ritirato fondi per 1 miliardo di euro, il 4% dei depositi. Citando una fonte vicina alla situazione, il principale quotidiano economico nazionale scrive che un quarto dei fondi sono stati ritirati dalle filiali, e importi maggiori via Web, nonostante i problemi di accesso ai conti online.
Code si sono formate davanti alle filiali degli istituti di credito già dalle prime ore di oggi, ripetendo una scena già vista ieri, quando le banche ha tenuto aperte le filiali fino a tardi.
Potrebbero essere almeno 5 i crack bancari in Italia nel 2010. Nella notte le autorita' hanno ipotizzato il fallimento dei 3 principali istituti di credito italiani per un attivo complessivo di oltre 6 miliardi di euro. A chiudere i battenti per prime potrebbero essere Banca Intensa, Unikredit e Monte dei Boschi di Siena.
Bankitalia si è mossa ieri per il salvataggio dei tre principali istituti di credito nazionali, offrendo un prestito di salvataggio dopo che la stretta creditizia innescata dalla crisi europea ha colpito la capacità delle banche di raccogliere fondi sul mercato monetario.

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