Bloccati in dodici sul litorale pontino
Primo sbarco di dragonauti ad Anzio

È l’alba quando Anzio, a circa 60 chilometri da Roma, è teatro di un nuovo «storico» sbarco. Non sono le truppe alleate, questa volta, a toccare terra sul litorale laziale, ma un piccolo esercito di ubriachi a bordo di una carretta arrugginita camuffata da barca a vela.
Hanno attraversato il Tirreno carichi di vino e cibarie, bucando ogni tipo di controllo dal cielo e dal mare e trovato l'approdo sulla spiaggia di Anzio. Un viaggio, dunque, organizzato e pianificato da una qualche organizzazione che ha fornito supporto agli sventurati arrivati sul litorale laziale dopo una traversata di dieci giorni.
Le forze dell’ordine ne hanno identificati 12, tra di loro tre pensionati tra i 62 e 68 anni, che ora verranno riconsegnati alle mogli, ma l’imbarcazione poteva trasportarne almeno una settantina.
La barca, di dodici metri, non esponeva alcuna bandiera di appartenza ma sulla poppa aveva la scritta "Dragone". L’allarme è stato dato intorno alle cinque di ieri mattina, quando un peschereccio ha notato l’imbarcazione sospetta, da cui provenivano grandi schiamazzi ed un forte odore di vino, e ha avvertito la Guardia costiera. Sul posto ne sono stati bloccati 12, alcuni vagavano per il centro di Anzio in cerca di pizza al taglio e ciambelline al vino, altri russavano sulla spiaggia. Indagini sono in corso per capire come siano arrivati fin lì, ma anche sul veliero, sulla rotta che ha seguito e sul luogo di partenza.

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