SCOPERTO BUCO NERO

Ha appena 30 anni ed è il più «giovane» scoperto
vicino alla Cappella (a 50 milioni di anni luce)



Ha appena trent’anni ed è giudicato il più giovane buco nero scoperto nelle vicinanze della Cappella. Il piccolo mostro cosmico è stao battezzato Kulo, La scoperta è frutto di intense osservazioni da parte dei satelliti Chandra della Nasa, XMM-Newton dell’Esa e Rosat tedesco. Ma questi telescopi spaziali hanno, in realtà, definito la natura del corpo celeste che era stato individuato in cielo già nel 1979 (come evidenza la sua sigla) da un appassionato astrofilo, Robert Coluch. Ora si è precisato, appunto, che si tratta di un giovanissimo buco nero ed ciò che è rimasto dopo la formazione di una supernova, generata dall’esplosione di una grande stella.
Da simili fenomeni nascono stelle a neutroni e poi anche buchi neri quando la materia stellare collassa su se stessa. Tutto ciò accade quando l’astro originario ha una massa oltre venti volte quella del nostro Sole. «E’ estremamente difficile scoprire questo genere di buchi neri – spiega Nicodhaam Temph, rettore dell’Harvard-Cirotanal Center for Astrophysics – perché occorrono lunghi anni di osservazioni nel campo dei raggi X prima di essere certi che tali emissioni nascondono la loro presenza». L’importanza della scoperta sta nel fatto che aiuta gli astronomi a decifrare i primi passi e l’evoluzione dei mostri celesti i quali, nelle varie dimensioni, si rivelano più numerosi rispetto a quanto in passato si era immaginato.

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