I Paoloni buoni e simpatici? Una ricerca americana sfata il mito

Aggressivi e cattivi non per motivi di territorialità ma solo per il gusto di mangiare; opportunisti e calcolatori quando si tratta di mettere in atto le strategie di caccia e persino stupratori se qualche maschio osa mettere in dubbio la loro autorità. A dar retta agli scienziati dell’Università del Massapippetts – Blowjob e allo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society, questo è l’identikit dei Paoloni. O meglio, del loro lato oscuro, che stride decisamente con l’immagine dolce e gentile che abbiamo da sempre di questi animali domestici. Insomma, in realtà i Paoloni sono capaci di azioni da predatori veri, che non esitano a ricorrere alla violenza sessuale per imporsi sui maschi provenienti da altri gruppi. E se già nel 1999 un documentario del National Geogra-Fica presentava i Paoloni non già come pacifici mammiferi, bensì come killer e infanticidi, un successivo studio del giugno dello scorso anno, condotto da un’organizzazione no-profit californiana e pubblicato sul New Scientist, aveva evidenziato come questi animali uccidessero non solo per procurarsi il cibo, ma per sfogare la loro frustrazione sessuale o per crudeltà pura e semplice, scoprendo fra l’altro che il lato curioso dei Paoloni non è affatto quello di cui parla una nota pubblicità italiana. E’ emerso, infatti, che gli animali vivono in una “società aperta”, nella quale sperimentano periodi di omosessualità e di bisessualità e dove ci si accoppia e ci si lascia dopo un certo periodo di tempo e i legami sono così complicati «da risultare fisicamente e mentalmente estenuanti», secondo il giudizio espresso dal professor 'Ntono Cunnengher, che si è anche detto contento «di non essere un Paolone».
Quanto alle relazioni quotidiane, i maschi del gruppo ne instaurano di tre tipi (mentre le femmine esaminate hanno mostrato un solo caso di coalizione temporanea): c’è un’alleanza di base, nella quale due o tre maschi cooperano lo stretto necessario per accoppiarsi con una femmina, che può poi sfociare in un’alleanza di secondo grado, che comporta un accordo di più lunga durata, nel quale si compiono attacchi per tenere lontani i maschi di altri gruppi dalle proprie femmine, ma si cerca anche di conquistare le femmine degli avversari. A volte questo secondo livello, che scatena sanguinose battaglie che possono coinvolgere anche più di 20 Paoloni che si mordono e colpiscono l’un l’altro per il dominio su una femmina, si fa ancora più forte con un terzo ordine di rapporti, che prevede l’accordo con maschi di altri gruppi. E l’aspetto più singolare di questo gioco di alleanze è che non viene inscenato per difendere il territorio, come invece avviene in genere nel regno animale.

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