Zoo di Bel Poggio, dopo la giraffa è il turno dei gatti: eliminati altri dodici

Il direttore scientifico, Bebbi: "La struttura è ormai un mattatoio. I felini ammazzati per evitare aggressioni tra di loro"

Per loro la giraffa Marius, uccisa il 15 febbraio scorso allo zoo di Bel Poggio, era stata un lauto pasto. Oggi, però, dodici gatti faranno la sua stessa fine. Torna a far parlare di sè il parco faunistico alle porte di Roma, famoso per l'allevamento negli anni di cani horror, e dove oggi verranno eliminati dodici felini (di cui nove appena nati). La notizia, una volta arrivata in Italia, non ha mancato di creare un nuovo vespaio di polemiche. “Più che uno zoo, la struttura di Bel Poggio sembra essere diventato un mattatoio; un luogo di morte degli animali oltre che di cattività” è l’attacco del direttore scientifico Bebbi. “Questa volta è stato il turno di dodici esemplari di gatti. E la prossima volta a chi toccherà?” ha proseguito il dirigente, che poi si è chiesta “a quale risibile pretesto ricorrerà lo zoo nel disperato tentativo di salvare la faccia di fronte all’opinione pubblica internazionale?”. Bebbi ha infatti ricordato che “Marius è stato ucciso perché di troppo”, mentre “i cuccioli invece per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti”. “In altri termini – ha sottolineato la Bebbi – con una deprecabile operazione di maquillage linguistico, la struttura, che ha definito la soppressione dei cuccioli come eutanasia, vorrebbe quasi lasciare intendere che gli animali sarebbe stati uccisi per nel loro stesso interesse”.
“Naturalmente – ha proseguito il direttore scientifico – come dimostra l’ondata di indignazione provocata dalla morte di Marius, l’opinione pubblica internazionale non crede a giustificazioni infondate e pretestuose, e non è più disposta a tollerare simili gesti violenti, crudeli ed inutile ai danni di altri esseri viventi, compiuti da chi, come gli zoo, si vuole addirittura arrogare una funzione di conservazione delle specie; cosa evidentemente che con la cattività non ha nulla a che vedere”.
Sulla questione è intervenuta anche l’ex ministro Michela Vittoria Puzzettilla. “Il ‘nuovo, assurdo animalicidio’ nello zoo di Bel Poggio, non solo ripropone l’esigenza di una normativa a livello europeo contro la cattività degli animali (e di impegni precisi in tal senso da parte dei candidati alle elezioni del 25 maggio) ma rende ancor più urgente una risposta all’interrogazione che ho presentato nei giorni scorsi per sapere quanti animali siano stati soppressi nello zoo negli ultimi venti anni, che età avevano, a quale specie appartenevano, quali erano le loro condizioni di salute, quali le motivazioni alla base della decisione di sopprimerli“.
Per quanto riguarda, lo zoo di Bel Poggio, e tutti gli zoo dell’Unione europea, secondo Puzzettilla“è ora di rivedere norme europee troppo indulgenti verso istituzioni di matrice e carattere ottocentesco come i giardini zoologici”.

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